Hai presente quando stai per iniziare qualcosa di nuovo, che hai atteso da tanto, ma sei così nervosa ed emozionata che hai paura di cominciare?
A me è successo ad esempio quando ho creato il mio sito. Ho sudato le famose sette camicie in lunghi mesi di sforzi, entusiasmi e frustrazioni per trasformare il mio vecchio blog in un sito professionale, che raccontasse di me e del mio lavoro nel migliore dei modi.
I nuovi inizi mi rendono un po’ nervosa e molto eccitata per tutte le possibilità che si aprono.
La sensazione è la stessa di inizio scuola: quando compravo i quaderni nuovi a righe e a quadretti, il diario giusto, le penne colorate, zaino ed astuccio. Una volta raggiunto il traguardo agognato e messo il sito online, il problema è diventato creare i contenuti: scrivere articoli, mettere foto, creare servizi interessanti e utili da presentare. Altrimenti resta tutto come una scatola vuota, bella ma poco utile (e io odio i soprammobili senza una funzione, che poi li devo spolverare tutti).
Un obiettivo, una volta raggiunto, diventa il trampolino di lancio per un nuovo inizio.
Anche se sono una Musa e nella testa ho sempre mille idee che svolazzano insieme, conosco molto bene anche io il blocco della pagina bianca. La mia creatività è iperattiva quando di solito non posso darle sfogo e sono piena da mille impegni. Poi arriva il momento finalmente propizio e sembra il deserto con le balle di salsola che rotolano (sì, quella pianta da film western si chiama così!).
Mi spiace sempre rovinare quel bel quadernino con quella copertina così deliziosa che potrei utilizzare prima o poi come diario o per prendere appunti da un qualche libro illuminante.
Non c’è niente di male nel conservare con cura qualcosa a cui tieni. Il problema sta in quel “prima o poi”.
Si può vivere tutta una vita di attesa, aspettando il momento giusto per … (riempi tu i puntini).
Perché spesso pensiamo che il meglio deve ancora venire, che le cose non sono perfette come vorremmo e quindi non possiamo ancora essere veramente felici, o soddisfatti, o semplicemente goderci quello che abbiamo già.
Più cerchi la perfezione, più aumenta l’ansia e senso di responsabilità è forte. Così ti ritrovi indecisa, confusa e bloccata. Non vai avanti e aspetti.
Un giorno stavo andando a sentire una conferenza ed ero di corsa. Avevo visto la presentazione su un volantino, mi era sembrata interessante e avevo deciso al volo di andarci. Prima di scappare fuori di casa per arrivare in tempo, stavo cercando qualcosa da portarmi per prendere appunti. Alla fine, nella fretta, la scelta è andata su una penna e uno di quei quaderni così carinio, comprati mesi fa e rimasti immacolati in attesa di trovare un’occasione sufficientemente speciale per utilizzarli. Ero certa non fosse quello il momento giusto, ma mi serviva subito qualcosa per scrivere e l’ho fatto. Così sono uscita con il quaderno in borsa, convinta che per qualsiasi cosa l’avessi usato alla fine, almeno non sarebbe rimasto chiuso in un cassetto ad ingiallire.
Tanto il momento perfetto, l’articolo perfetto, il partner perfetto non arrivano mai. Ogni cosa è meravigliosamente imperfetta, ma non vuol dire che sia meno speciale o che abbia meno valore.
Meglio accontentarsi e cominciare, lanciarsi in nuove avventure, sporcare le pagine e le mani.
Poi c’è sempre tempo per aggiustare, modificare, migliorare. In una parola, per imparare.