Leggere le carte è un gioco. Un gioco sacro.
Fa parte di quelle cose della vita che a volte sembrano semplici e naturali, e invece si rivelano complicate, altre sembrano difficilissime e poi fluiscono senza problemi. Insomma, un enigma.
Negli anni ho giocato con tanti mazzi di carte diversi (e ne ho creato anche uno mio) e ho capito sulla mia pelle che leggere le carte di per sé è un esercizio di crescita personale non da poco, una sfida filosofica e spirituale.
Questo perché leggere le carte ti chiede lo sforzo di conciliare gli opposti: leggerezza e profondità.
La profondità ti serve perché stia facendo una cosa serie e delicata e devi mettere in campo ascolto, pazienza, attenzione, capacità di introspezione. Hai a che fare con simboli da interpretare che possono aiutare a fare chiarezza e diventare più consapevoli.
Ti serve però anche una buona dose di leggerezza per non prendere troppo sul serio te stessa e le carte, per togliere un po’ l’ansia da prestazione e far scorrere libero l’intuito, rimanendo aperta ai messaggi in arrivo e alle possibilità di intepretazione.
Qualche dritta
Spesso mi capita di ricevere domande su come utilizzare le carte, richieste di consigli per interpretarle o capirne il significato.
Il discorso non è per niente facile e secondo me va approfondito con calma.
Però ci sono dei consigli che mi vengono di getto e che derivano dalla mia esperienza personale. Magari possono essere d’aiuto anche a te.
CONCENTRATI SUL PRESENTE
“Se vuoi conoscere il tuo passato, guarda il tuo presente.
Se vuoi conoscere il tuo futuro, guarda il tuo presente.”
Buddha
Il fascino iniziale del leggere carte e tarocchi è quello di poter sbirciare nel futuro o di rivelare il passato. Come andrà questo lavoro? Lui o lei si farà risentire? Cosa è successo nella mia infanzia?
Tutti l’abbiamo subìto in qualche modo. Questo approccio però ti mette in una posizione passiva: c’è un fato o destino segnato e tu non puoi influire sul tuo passato o sul tuo futuro. Se ti va bene quello che ottieni è solo il sapere in anticipo che cosa ti aspetta (e ti assicuro che spesso saperlo peggiora le cose), o nella maggior parte dei casi scambierai per realtà assodata le proiezioni delle tue paure e speranze.
Conviene invece focalizzarsi sul presente, su cui puoi sicuramente agire. Lì c’è solo tutto ciò che ti serve per comprendere le radici della situazione che stai vivendo e per trovare i semi della sua evoluzione futura.
BUONA LA PRIMA
Capita a volte di leggere le carte per dissipare dubbi o insicurezze. Fai un primo giro e magari non sei convinta delle carte che sono uscite: non capisci bene il significato o non sono quelle che ti aspettavi (sorpresa!). Allora continui a giocare, a chiedere la stessa domanda provando e riprovando, convinta che così le cose si chiariranno. Questo in realtà è il metodo migliore per creare solo una grande confusione!
E di solito le carte a un certo punto iniziano a portarti messaggi palesemente ironici, per farti capire che il gioco è bello se dura poco (mo basta, eh?!). Continuare a chiedere la stessa cosa infatti toglie potere alle carte che stai usando e anche a te stessa, e mi spiace ricordarti che intuito e autostima vanno a braccetto. Meglio fermarsi e socraticamente accettare di non sapere come interpretare le carte che sono uscite. Magari potrai comprendere le cose più avanti, mettendo insieme i puntini che ora ti mancano.
Il tuo approccio
Questi consigli si basano sull’approccio che ho io con le carte: mi piace utilizzarle in modo più psicologico che divinatorio, perché credo sia una via interessante e utile di utilizzarli. Non è certo l’unica strada. È importante essere consapevole che il modo in cui leggi le carte implica una serie di convinzioni e credenze che sono alla base: ti sei mai fermata a chiederti su cosa si basa il tuo approccio?