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LA COPPETTA MESTRUALE - © Ilaria Ruggeri
Qualche settimana fa ho comprato una nuova coppetta mestruale.
Sai a cosa serve? È l’alternativa eco e riutilizzabile agli assorbenti interni.
Io l’ho scoperta da diversi anni, grazie al passaparola virtuale in un gruppo internet al femminile di cui facevo parte. L’ho usata per molto tempo, poi ho smesso, poi ho ricominciato.
E ora ho pensato di raccontare un po’ quello che ho imparato in tutti questi anni di esperienza.

Quale coppetta mestruale scegliere

Quando ho cominciato a usare la coppetta in Italia era ancora una cosa piuttosto pionieristica e in giro non ce n’erano molti tipi. L’unica che si conosceva e che era reperibile abbastanza facilmente era la Mooncup, modello made in UK. L’ho usata per anni, con grande soddisfazione. A un certo punto però mi sembrava che mi aumentasse i dolori mestruali, che già erano più forti del passato. Mi suonava un po’ strano che qualcosa che era andata bene per tanto tempo improvvisamente mi desse fastidio, ma ho dato retta al mio corpo e ho smesso di usarla.
Ho scoperto poi che effettivamente avevo ragione: mi faceva male. I dolori che sentivo però erano dovuti all’endometriosi (che non sapevo allora di avere).
Ho ripreso poi a riutilizzarla di nuovo, ma nel frattempo si sono diffusi tantissimi modelli diversi. In rete ora se ne parla molto e il problema sembra essere diventato trovare quella giusta per sé tra tanta scelta! Per provare a capirci qualcosa mi sono documentata con le recensioni di Lunethica, associazione che si occupa di aiutare le donne a vivere serenamente il proprio ciclo, anche in paesi lontani come India e Nepal. La mia cara vecchia Mooncup (il bello della coppetta è proprio che la compri una volta e poi ti dura per anni) ho scoperto essere un modello piuttosto rigido: questo è un vantaggio perché rende il posizionamento più semplice, ma per una sensibilizzata come me può non essere il massimo. Così ho deciso di provare la Meluna soft, fatta di un materiale più morbido simile alle tettarelle dei biberon. Oltre al tipo poi, bisogna scegliere la taglia giusta! Un po’ come le scarpe.

Questa è la spiegazione razionale del mio acquisto, l’altra è che esisteva un modello sbrilluccicoso e io non ho saputo resistere al potere del glitter.

 

Dove comprarla

La prima coppetta l’ho acquistata in un negozio bio. Ora si trovano abbastanza facilmente in molte erboristerie, farmacie, anche supermercati. Il costo è diventato anche piuttosto accessibile: più o meno si va dai 15 ai 30 euro. Questa volta la mia nuova coppetta è stata comprata direttamente online. Non avevo voglia di fare il giro dei negozi per trovare il modello e la taglia che avevo scelto. In più il sito mi offriva la versione glitter che altrove non ho trovato (nemmeno sul sito dell’azienda produttrice!). In un paio di giorni ho ricevuto il pacchettino a casa, direttamente via corriere.

Come si mette

Quando non l’hai mai adoperata, la coppetta può sembrare un marchingegno complicato da usare. La mia esperienza diretta è stata invece piuttosto semplice: dopo un paio di volte ho capito come inserirla, sistemarla ed estrarla con facilità. Inoltre tiene parecchie ore perciò non devi fare spesso tutte queste operazioni. Esistono ora anche molti filmati, articoli e forum in rete che spiegano come fare. In pratica la pieghi e la inserisci come un assorbente interno. Poi controlli si sia ben aperta e posizionata.

Non hai veramente nulla da temere! C’è solo bisogno di un po’ di pratica e la voglia di conoscere meglio il tuo corpo.

 

Perché scegliere la coppetta

Questa è la mia personale lista di perché:

  • è ecologica e mi fa risparmiare soldi, tutti i mesi
  • mi lascia libera, non si sente e non dà fastidi
  • dura più ore di un assorbente
  • capisco veramente quanto sangue perdo con il flusso
  • mi aiuta ad ascoltarmi di più e mi fa avere più confidenza con il mio corpo
  • mi permette di utilizzare il sangue mestruale (si dice sia ottimo fertilizzante per le piante, ad esempio)
  • la coppa è un simbolo del femminile e usare la coppetta mestruale diventa un modo per celebrare la mia ciclicità e il Divino Femminile ogni mese