Questo mese la mia carta d’ispirazione rappresenta la Forza. Per me due risorse fondamentali di energia sono la creatività e il coaching e mi sono ritrovata moltissimo nelle parole di Sara Ronzoni, un’altra delle DONNE D’ISPIRAZIONE che ho deciso di ospitare nel mio blog. Lei si occupa proprio di attivare il potenziale personale in modo creativo.
Chi sei e di cosa ti occupi?
Sono Sara, Generatrice di Passioni. Due anni fa ho dato vita a un progetto che si chiama Opere Geniali, dove io ho unito le mie due grandi passioni: la creatività e il coaching. Aiuto le persone a trovare la loro unicità e i loro talenti per realizzare i loro sogni.
Dopo aver fatto esperienza in entrambi i settori volevo trovare un modo per coltivarli entrambi. La creatività ha sempre fatto parte della mia vita, sento il bisogno costante di esprimermi e di dare forma alle mie idee; le tecniche di coaching mi hanno permesso di non perdermi dentro la mia fantasia, ma di usarla per raggiungere i miei obiettivi.
Oltre a questo insegno grafica e creatività in Accademia di Belle Arti da diversi anni, a Milano. Ogni anno per me è una nuova sfida: cercare di trasmettere agli studenti la passione, farli incuriosire, e dire loro che a dispetto di quello che vedono e delle difficoltà, possono davvero realizzare i loro sogni. Credo che oggi il mondo del lavoro sia molto cambiato e che la scuola non ti prepari davvero per diventare ciò che vuoi. Io cerco di stimolarli e dare loro quelle informazioni e quella spinta che sarebbe piaciuto a me ricevere anni fa, quando stavo per laurearmi.
Ti senti una donna creativa quando…
Mi sento creativa quando mi rendo conto dell’immenso potenziale che ho (e che tutti abbiamo). Mi diverte fare ogni cosa in modo creativo, persino mentre cucino o mentre sistemo casa.
Di sicuro i momenti in cui mi sento più creativa sono però quando disegno, quando dipingo con gli acquerelli e quando scrivo e lascio andare i pensieri. Lì mi sento proprio parte di qualcosa di più grande, in cui i confini spariscono e lasciano il posto alla possibilità.
Ti ricordi di una volta in particolare in cui hai ascoltato il tuo intuito? Com’è andata a finire?
Negli anni ho imparato ad ascoltarlo sempre di più, prima usavo molto la testa. Ricordo una volta, qualche anno fa, durante una vacanza, mi ero persa camminando in un bosco per raggiungere una spiaggia, il sentiero non era per niente chiaro; ad un certo punto, un po’ preoccupata, guardando in cielo ho pensato: “Dammi un segnale di dove andare”. Dopo un attimo è apparso dal bosco un grosso cane bianco. Senza pensarci due volte mi sono detta: “E’ lui”, e ho iniziato a seguirlo. In meno di 5 minuti mi ha portata sulla strada principale, dove ho chiesto poi un passaggio per la spiaggia. In un attimo mi sono girata, e il cane era sparito.
Ero basita da quello che era successo, ma al tempo stesso sentivo dentro una grande fiducia. E’ stata un’esperienza molto significativa per convincermi ad ascoltarmi di più.
Per te l’ispirazione arriva…
Quando sono pronta ad ascoltarla. Sento che è sempre, ovunque intorno a me. Ma spesso sono troppo presa io da altre cose per ascoltarla. Quando sono attenta arriva all’improvviso, e ho imparato che devo sempre avere con me carta e penna (o il cellulare se non ho altro) per scrivere quell’idea, quella frase, quel testo. Tutte le volte che mi sono detta: “lo scrivo dopo…”, l’idea “dopo” non c’era più.
Chi sono le tue muse, nel lavoro o nel privato?
Ho tante muse, tante donne speciali che mi ispirano ogni giorno, ognuna per qualcosa: nella mia famiglia, nelle amicizie e nel lavoro.
Ma di sicuro più di tutte, la mia musa è Frida Kahlo, donna coraggiosa, anticonvenzionale, forte, sognatrice. Penso a lei ogni volta che sono in difficoltà, ogni volta che per qualche motivo mi blocco nella mia creatività. Mi basta ripensare alla sua forza per ripartire.
La vita è un continuo alternarsi di cicli: quale stagione ti rappresenta di più?
L’estate, senza dubbio. Vorrei vivere dodici mesi di estate. Perché estate per me significa sole e mare, i due elementi che amo di più. Mi sento in pace con me stessa, carica, è come avere la sensazione profonda di “tornare a casa”.
In questo momento della tua vita cosa ti rende felice?
Il mio lavoro, l’impegno che ci metto ogni giorno, vedere le persone rifiorire coltivando le loro passioni e la loro creatività.
E soprattuto, mi rende felice la mia libertà.