Ammettiamolo con sincerità: nel 2017 stiamo ancora qui a parlare di stereotipi di genere (e ne abbiamo bisogno).
Sono secoli che cerchiamo di liberarcene, ma sono sempre lì a condizionare le nostre vite, magari con forme e mezzi nuovi. Negli ultimi decenni si parla anche di più di archetipi femminili, coinvolgendo psicologia, mitologia e antropologia. Ma che differenze ci sono tra stereotipi e archetipi e che effetti possono avere sulla tua vita?
Quando ero un’adolescente indie con i capelli come Bjork nel video “Venus as boy”, mi sentivo intelligente, carina e pensavo che avrei potuto fare qualsiasi cosa nella vita se solo mi fossi impegnata. Avevo amici maschi e amiche femmine e, sessualità a parte, non ci vedevo grandi differenze. Il femminismo poi era qualcosa del passato da studiare, come la rivoluzione francese.
Ora che sono più vicina ai 40 (argh!) mi sento come se fossi entrata in quelle pagine di storia e fosse tutto da rifare. In realtà forse non è mai stato fatto veramente, era solo la mia ingenuità adolescenziale a farmi vedere le rose senza le spine. Tocca disperarsi? Indignarsi? Fuggire su un altro pianeta (perché non mi sembra ci siano continenti messi meglio, a dire il vero)? Io sono pigra, perciò opto per il restare dove si è, rimboccarsi le maniche e iniziare a darsi da fare. Partiamo ad esempio dal fare un po’ chiarezza, perché a volte bisogna sistemare le idee.
Cos’è uno stereotipo di genere e come ti influenza
Lo stereotipo è una visione semplificata e generalizzata che etichetta quello che è appropriato, consono e desiderabile per un genere, facendolo passare spesso per qualcosa di innato e naturale mentre in realtà deriva per la maggior parte dalla situazione culturale e sociale. Lo stereotipo classico? La donne sono sensibili angeli del focolare e amano prendersi cura degli altri.
Quello che detesto degli stereotipi di genere:
- rendono tutti uguali: il termine donna vuole rappresentare e accomunare tutti i miliardi di donne presenti sulla Terra, appiattendo le infinite sfumature esistenti
- dicono cosa va bene e cosa no: hanno un aspetto normativo (il rosa è da femmina, il blu da maschio) e vogliono regolare in maniera pervasiva tutti i campi di vita (lavoro, relazioni, capacità, emozioni, interessi, competenze)
- fanno leva sul senso di colpa: se non rientri nello stereotipo, sei da condannare o punire; viene minata così la tua autostima, la fiducia che hai in te e la tua unicità. L’unica possibilità è conformarsi.
Inutile dire che gli stereotipi sono delle gabbie, a volte dorate (quando ad esempio rientri nei canoni e in più ti tolgono dall’imbarazzo di decidere quello che vuoi e desideri sul serio), ma comunque sempre etichette limitanti.
Liberarsi dagli stereotipi non significa però che non ci siano differenze di genere o tratti che accomunano persone dello stesso sesso. Esiste un filo rosso, dei modelli ricorrenti tra gli esseri umani, delle matrici in cui ci si può ritrovare: sono questi gli archetipi.
Cos’è un archetipo e come si esprime
Un archetipo è un modello psicologico antico e spesso inconsapevole. Jung dice che gli archetipi si trovano nell’inconscio collettivo e che raccolgono tutta l’esperienza di vita umana e animale. Gli archetipi sono un po’ come dei personaggi: raccontano delle trame in cui è possibile immedesimarsi. Spesso sono storie antiche che affondano nel mito (gli archetipi delle Dee), portano valori universali e attraversano le varie culture (l’archetipo della Donna Selvaggia, gli archetipi delle fasi lunari).
Quello che mi piace molto degli archetipi:
- ce ne sono tanti: non esiste un modello unico, nel corso della propria vita si cambia o si può creare un mix di archetipi individuale e unico (Jean Shinoba Bolen parla di vere e proprie alleanze tra gli archetipi femminili)
- sono dei simboli: non ti obbligano a fare o essere qualcosa, ma anzi ti aprono a nuove possibilità; capire gli archetipi che stanno agendo (o sono bloccati) nella tua vita ti facilita nel comprendere cosa succede dentro di te, un po’come quando riesci a interpretare un sogno
- sono narrazioni: ti aiutano a dare senso alla tua esperienza e ti consentono anche di cambiare copione o sfruttare meglio le risorse che hai
Vuoi provare a scoprire gli archetipi dentro di te? Comincia a conoscere la Donna Selvaggia e le storie del libro “Donne che corrono coi lupi”.
Se vuoi leggere altri libri, ti consiglio “Le Dee dentro la donna” della Bolen.
Ah, e il video della canzone di Bjork te lo ricordi?