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MI HANNO COPIATO L'IDEA - © Ilaria Ruggeri

Ti svegli una mattina e girando in rete fai una terribile scoperta: trovi l’idea a cui stavi lavorando da mesi realizzata da qualcun altro, il nome del tuo nuovo servizio usato da un competitor che non avevi mai visto, o un video che tratta proprio l’argomento su cui tu sei specializzata da anni. Mi hanno copiato l’idea! è la prima reazione che hai, quella di pancia. Unita a un mix di rabbia, tristezza e senso di ingiustizia.
 

Copiare è un reato, ma siamo tutti un po’ colpevoli

A volte le cose stanno proprio così: qualcuno ti ha copiato. Non è bello, ma puoi fare qualcosa: dallo scrivere una mail chiedendo delucidazioni e facendo presente i tuoi diritti, al rivolgerti a un avvocato e procedere per vie legali. Altre volte invece basta un’indifferenza silenziosa, perché chi ti ha copiato l’ha fatto così male, o in modo così palese, da farsi in pratica un autogol.
Altre volte invece, non c’è una vera e propria copia, ma più un puzzle di elementi diversi presi da fonti diverse. Quando si parla di creatività infatti tracciare il confine tra copia e ispirazione non è sempre facilissimo. Mentre in molte professioni non creative il problema quasi non si sente. Quante avvocati, commercialisti, dentisti esistono che fanno lo stesso lavoro, usano spesso le stesse parole, e sono praticamente uguali?
 

Tra ispirarsi e copiare c’è di mezzo il mare

Austin Kleon ha scritto un libro che si intitola “Ruba come un artista” (trovi il link in fondo a questo articolo) in cui spiega che nella creatività nulla è veramente unico e originale. Pensi di essere davvero la prima crafter che utilizza una tecnica particolare? O di essere l’unica coach a occuparti di quell’argomento specifico? Ti aiuto: la risposta è sempre no, anche se non conosci (ancora) nessun altro che lo fa.
In un angolo di questo vasto mondo, presente o passato, di sicuro c’è chi fa (o ha fatto) quello che stai facendo anche tu.

 
È un po’ come trovare dei sosia mentre cammini per strada: per la maggior parte si tratta di persone che casualmente ti assomigliano, e con cui magari ti faresti anche volentieri due chiacchiere al bar (e qualche collaborazione). Ma invece alcuni (pochissimi, per fortuna) possono essere degli stalker ossessionati che hanno deciso di diventare te, come nei migliori thriller. È da quelli che devi difenderti.
 

Non vuoi farti rubare un’idea? Realizzala!

Ti devi scoraggiare allora? Certo che no!
Ognuno realizzare un’idea in modo diverso, muovendosi luoghi e mercati differenti. Ci mettiamo sempre qualcosa di soggettivo, anche se non ce ne accorgiamo. Quindi anche se usate la stessa tecnica o vi occupate degli stessi temi, il vostro lavoro è diverso. Dentro infatti c’è tutta la nostra esperienza, il percorso che abbiamo fatto, il nostro carattere e i nostri gusti. E questo si capisce bene da fuori e può fare la differenza.
 
Ma la cosa più importante è appunto realizzare la tua idea, perché da sola non è coperta da copyright! L’idea infatti non appartiene a nessuno, ma vuole solo venire al mondo. La puoi immaginare come qualcosa di vivo, che può bussare alla porta di più persone alla ricerca di chi sarà in grado di darle forma. Questa prospettiva a me piace tantissimo e ritrovarla nel libro di Elisabeth Gilbert mi ha emozionata molto (anche questo link lo trovi qui in fondo). Elisabeth racconta di aver lavorato per anni, tra alti e bassi, al progetto di un libro, poi l’entusiasmo è calato e alla fine il libro è stato realizzato da un’altra scrittrice che aveva avuto praticamente la stessa ispirazione. Chi sa quindi afferrare l’idea e metterla in pratica non crea nulla da zero, ma è stato in grado di mettersi al servizio e fare da canale per manifestarla nel mondo.
 
Se hai perciò un’idea chiusa nel cassetto da tempo, un progetto a cui vorresti dare forma ma che continui a rimandare, ricorda che non resterà lì ad aspettarti per sempre! Chi la realizzerà non è detto sia per forza la persona più brava, qualificata e competente: fatto è meglio che perfetto.
 
 

Vuoi approfondire?

Ecco i link che ti avevo promesso! Qui trovi “Ruba come un artista” e qui “Big magic”. Se invece hai bisogno di tutelarti dal plagio, in questo articolo su C+B è spiegato cosa puoi fare.