In queste settimane ho realizzato uno dei desideri che avevo nella lista di inizio anno.
Di 5 anni fa, però.
Il sogno era quello di creare un libro d’artista; progettarlo, illustrarlo e rilegarlo. È un oggetto che mi affascina tantissimo: adoro scovarli nelle librerie in giro per l’Europa, scoprire artisti sconosciuti e portarmi a casa un po’ del loro immaginario in formato tascabile.
Il problema inizia quando non ti basta piú godere di quello che fanno gli altri, ma vuoi iniziare anche tu a creare.
Io per 5 anni mi sono detta “quest’anno lo faccio sul serio!”.
E poi i traslochi, le relazioni sentimentali che finiscono e iniziano, i lavori che cambiano, gli orari, gli impegni. Mille ottime ragioni per rimandare sempre un altro po’.
Arriva ancora una volta un nuovo anno.
Rimetto il desiderio in elenco, mi ripeto “quest’anno lo faccio sul serio!” e ci spero davvero, anche se forse ormai ci credo poco.
Con l’inizio dell’anno arrivano anche delle novità. Come incontrare finalmente dal vivo un’amica virtuale conosciuta online diversi anni fa (chi ha detto che le amicizie in rete non possono diventare reali?). Ci troviamo a bere e a raccontarci delle cose che vorremmo creare da tanto tempo, ma che poi finiamo sempre per non fare. In questo campo sembriamo piuttosto esperte. Ma sappiamo anche che questo meccanismo va superato. Prima o poi.
Puoi essere anche la piú grande artista di tutti i tempi. Ma se le cose non le fai, resterai solo un’artista inespressa.
Era una semplice conversazione tra amiche o un piccolo incantesimo magico? Questo ancora non l’ho capito, ma l’effetto è stato quello di sbloccare qualcosa.
Il giorno dopo mi sono alzata e ho deciso che era arrivato finalmente il momento giusto. Non era cambiato in realtà niente rispetto al giorno prima.
C’era solo che mi ero stufata di aspettare ancora.
Sono rimasta in pigiama fino al pomeriggio. Ho completamente saltato il pranzo.
Ma nel giro di 3 ore avevo in mano il mio primo libretto d’artista, dal titolo “Good luck“.
E la convinzione che le cose possano essere fatte, e venire anche bene, partendo con quello che si ha.