Come forse sai, in questi mesi ho affrontato dei problemi di salute dovuti a un’ernia al disco. Ne ho già sofferto in passato e ogni volta mi sorprendo a scoprire quante persone, anche molto giovani, hanno avuto la stessa esperienza. Non mi piace nascondere le cose importanti che affronto nella vita e così, parlando apertamente di malattia e salute, gli altri di solito si confidano e mi raccontano la loro storia personale.
Quello che ho capito bene è che tutti abbiamo i nostri problemi di salute, e vergognarsene o nasconderli di solito non aiuta a viversela meglio. Anzi.
In un mondo che ti vuole perfetta, ammettere i tuoi limiti e le tue imperfezioni è un atto quasi rivoluzionario. Infatti a molte persone dà fastidio. Ti dicono che non sta bene, che sono cose personali e riservate, si imbarazzano per te.
Secondo me invece parlare delle proprie debolezze ti rende più forte, proprio grazie alle tue fragilità. E sentire le storie di altre persone mi ha sempre aiutata, dandomi spunti nuovi e facendomi sentire meno sola. Come Spora, che dopo il cancro all’utero ha creato una nuova vita.
Le storie con happyending poi sono sempre catartiche. Ti fanno dire “Sì, anche io ce la posso fare!”.
E se invece poi non guarisci? O ci metti più tempo di quello che pensavi?
Qualcuno dice che è colpa tua, perché la malattia è l’espressione di qualche blocco che devi affrontare e che con il pensiero creativo e l’intenzione puoi guarire tutto. Quindi, se non guarisci sei un fallimento. Shame on you!
Ok, anche a me piace cercare significati nascosti, coincidenze e simboli dietro ai fatti della vita. Lavoro con le energie e gli aspetti più sottili e impalpabili di una persona, credo nel potere dei pensieri di influenzare la realtà e le emozioni che si vivono. Ma di questa interpretazione ho la stessa opinione che ha Fantozzi della corazzata Potemkin: una cagata pazzesca.
Certo, ognuno è in parte responsabile della propria salute. Ma non sei onnipotente!
Ci sono cose che vanno oltre la tua volontà, i tuoi sforzi e i tuoi desideri: non dipende tutto da te. Il mondo non è un posto perfetto (almeno come lo intendi o vorresti tu): è qualcosa di molto più ampio e complicato del tuo punto di vista individuale.
Shit happens: la malattia succede, la morte succede, gli imprevisti succedono.
La malattia è un’occasione, sia che tu guarisca o no. La vera sconfitta sta nel vivere un momento difficile e non imparare nulla.
Se la malattia non ti fa uscire dal tuo recinto, se non ti metti in discussione, non cambi o evolvi in nessun modo, stai veramente sprecando questa opportunità che la vita ha deciso di darti!
Ci sta che magari avresti preferito ben altre cose da affrontare, ma quello che puoi fare ora è solo decidere come viverti quello che c’è.
E tu allora cosa vuoi fare?