
Pianificare il nuovo anno
Perché ci piace così tanto pianificare, anche se poi magari facciamo 1/10 di quello che avevamo stabilito? Perché svuotare la testa e mettere tutto in ordine ti dà un senso di controllo e ti fa sentire un po’ come se, solo scrivendoli, quegli obiettivi li avessi già un po’ raggiunti. Occhio però poi all’effetto controproducente che spesso ne deriva: sentirsi già appagati così e avere meno motivazione ed energia per passare alla fase operativa!
Pianificare ti aiuta ad avere le idee più chiare, a valutare e scegliere le alternative, ad anticipare le sfide delle tue prossime settimane. È come prendere il largo su una barca: se hai una mappa in mano, ti senti in grado di orientarti e affrontare l’avventura che ti aspetta.
Pianificare ti serve anche ad avere una scaletta ben ragionata da seguire per trasformare i tuoi desideri in progetti e passare dalle idee ai fatti. Purtroppo non ci sono bacchette magiche che possono fare il lavoro per te e non basterà desiderare tantissimo qualcosa per realizzarla sul serio. Tocca darsi da fare.
Business planning (ma non solo)
Se lavori in proprio hai ben chiaro quanto sia fondamentale prenderti del tempo per fare il punto della situazione, capire come muoverti nel futuro e soprattutto stabilire dove vuoi arrivare con la tua attività. Un business in cui navighi a vista è un business in cui è facile (facilissimo) naufragare. Esistono ottime coach e mentor che possono aiutarti a prendere in mano il timone del tuo prossimo anno di business (ti metto un paio di link a fondo di questo articolo).
Ma tutto il resto della tua vita? Le relazioni, il tempo libero, la tua crescita personale sono importanti e il planning può darti una mano! Perché non ti aiuta solo a progettare il tuo lavoro, ma a trovare tempo per quello che ami, dare la giusta priorità a ciò che per te è davvero importante e non perderti per strada tra mille urgenze e imprevisti della vita.
Il planning più efficace è quello che non si focalizza solo su un aspetto della tua vita, ma che ti guida nei vari settori in armonia ed equilibrio.
Come fare il planning senza ansia
A meno che tu non sia una persona naturalmente fanatica dell’organizzazione, affrontare il planning può essere una fonte di ansia. A volte l’ansia arriva subito, solo a guardare planner, agende e calendario. A volte invece è frutto di tentativi e frustrazioni accumulate negli anni, cercando di incastrarti in planning che non solo non ti sono stati d’aiuto, ma sono diventati veri e propri incubi.
Per esperienza personale, i planning che non funzionano di solito sono quelli che presentano questi errori:
- il planning perfezionista: incasella tutto, minuto per minuto, assegnando ad ogni attività una penna diversa, un colore diverso, un washi tape diverso, un simbolo diverso. Va bene la creatività, ma così solo prepararlo ti porta via un anno.
- il planning caterpillar: inamovibile, incapace di accettare il cambiamento e la flessibilità. È quello che va avanti per la sua strada e piuttosto che piegarsi e adattarsi alla vita che cambia (perché è normale che in 365 giorni succedano cose che non potevi prevedere), si spezza in mille pezzi. Crack.
- il planning volubile: è indeciso, non prende mai posizione. Dentro comprende di tutto un po’ perché non hai avuto il coraggio di eliminare, lasciar andare, dire di no. Ti fa perdere energia in mille cose, senza chiuderne nessuna. La sensazione è quella di essere un criceto sulla ruota: trotti tutto il giorno, ma non arrivi a niente (o quasi).
- il planning Rococò: è quello fitto fitto, strabordante e che non contempla pause, giorni di riposo, alti e bassi del ciclo ormonale (perché ci sono, eccome!), momenti di sacrosanto svacco. Ha to-do list infinite e impossibili, che ti lasciano senza energia ma con tanta frustrazione (“se solo fossi Wonder Woman…”).
Ecco, diciamo insieme NO a tutti questi errori!
Il planning è uno strumento che deve essere utile ed efficace, adattarsi alle tue necessità e al tuo carattere.
Prendi perciò quello che in questo momento fa per te e ti è davvero utile, sperimenta, riadatta. Se una pianificazione è molto distante da quello che hai sempre fatto e ti senti a disagio ad applicarla alla tua vita, non è un obbligo! Parti da un passo che ritieni utile e fattibile e implementa un po’ alla volta. Otterrai meno stress e più risultati, te lo assicuro.
Planning creativo
Per anni ho fatto parte della schiera di persone che ama fare buoni propositi ed elencare i propri obiettivi, ma poi se ne dimentica. Le cose per me sono cambiate quando ho iniziato a studiare coaching e a sperimentare sulla mia pelle gli strumenti della crescita personale. Ho capito poi come usare strategie alternative, come la parola dell’anno, per ottenere i risultati che sognavo ma con uno spirito diverso da prima.
La differenza per me sta nel fare il planning non solo con la testa, ma usando anche cuore e pancia.
È quello che io definisco planning creativo: un approccio che integra le capacità logiche e razionali con intuito, emozioni e immaginazione.
Questo è il metodo che propongo da diversi anni ormai nel mio percorso INCANTO (nella versione online o dal vivo) e che adotto per la mia vita: un mix di focus e flessibilità, riflessione e entusiasmo. A differenza di altri planning, questo affonda le sue radici nella motivazione e per questo permette di avere l’energie per portarlo avanti sul serio nei mesi seguenti.