Il periodo di Natale ha il potere di farci tornare bambini, nel bene e nel male. E a volte sopravvivere alle feste ha un sapore molto più amaro dell’omino allo zenzero.
A Natale ci sono tante magie: le lucine, le decorazioni, la neve sofficie e le playlist musicali che ti fanno ballare nella stanza. Ma la magia più potente a volte sembra quella di stuoli di genitori, parenti lontani, amici di famiglia, vecchi compagni di scuola abilissimi a dire la cosa giusta al momento giusto e farti sentire subito uno schifo. Lo fanno apposta? Lo fanno in buona fede? Questo può essere un mistero, ma il risultato sicuro è che hanno un oscuro potere.
Certe persone riescono in pochi secondi a farti sentire di nuovo la bambina indecisa, insicura e inesperta di un tempo.
Dietro l’albero di Natale ci possono essere ombre scure, dove va a nascondersi la persona adulta che normalmente sei. Magari sei una professionista brillante, una donna intraprendente e creativa, una maga dei social. Ma a Natale è più facile incrociare qualcuno che sa colpire il tuo tallone d’Achille e farti crollare come se ti mancasse la terra sotto i piedi. All’improvviso la vita che hai scelto e costruito con tanta fatica fa schifo. E ti ritrovi stordita senza sapere più chi sei, cosa fai, quali sono le tue capacità. Allora finisce che ti butti giù e giuri a te stessa che il prossimo Natale sarà tutto diverso.
E se iniziassi da questo a cambiare le cose? Proviamo a capire meglio cosa succede in queste situazioni e come potresti affrontarle.
La zietta assassina
Molto spesso la crisi arriva perché qualcuno ti denigra, giudica o attacca apertamente. Magari lo fa con il sorriso sulle labbra, come una vecchia e tenera zietta, e senza accorgersi che ti sta dando una pugnalata.
“E tu quando ti sposi?”
“Inizia a fare un lavoro serio!”
“Alla tua età io…”
In questo caso bisogna conoscere il nemico e fare tesoro delle esperienze passate.
Se sai che una certa persona molto probabilmente ti dirà quella cosa, preparati in anticipo. Trova risposte efficaci e ironiche, magari quelle che avresti voluto dirle lo scorso anno col senno di poi. Immagina di discutere con lei, fa’ delle prove davanti allo specchio. Prendilo come un training di sopravvivenza. Ricordati anche che con gli altri è importante mettere dei confini e saper dire basta quando ti stanno facendo del male. Questo non significa ovviamente che non gli vuoi più bene, ma che hai bisogno di proteggere te stessa. E se proprio sai che non hai change di controbattere, adotta la fuga: cambia stanza, va’ in bagno, simula un’otite, fingiti morta come l’opossum.
La gemella cattiva
Altre volte però il nemico non è tanto fuori, quanto dentro. È la vocina che scatta scatenata da piccoli gesti o parole di altri. Il sabotatore interiore ti urla dentro implacabile, armato fino ai denti di perfezionismo e ansia da confronto. Mentre intorno la gente brinda al Natale, tu sei sotto attacco e nessuno lo può vedere.
Anche in questo caso è buona cosa conoscere il nemico. Il che vuol dire imparare a riconoscere e neutralizzare quella voce lì. Un’arma potente dalla tua parte è il perdono: perdonare te stessa per non essere perfetta come vorresti, per il tuo passato, per i limiti che hai nel presente. Il sabotatore si può neutralizzare anche facendo spallucce e lasciando che la sua voce scivoli via, sapendo che è solo una marea passeggera. Oppure rispondendogli con una risata. Ripeti costantemente a te stessa il tuo valore e i successi: controbattere alle sue provocazioni, anche se solo nella tua testa, può fare davvero la differenza.